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Ho preso a mano un discorso che mi stava facendo un pò preoccupare. Ogni fusello è dotato di 4 perni di plastica dove vanno poi inserite ed incollate le pinze. Facendo il resoconto sono: 4 fuselli 16 perni (4 a fusello) 8 pinze (con ogni pinza 2 buchi per i perni del fusello) Ora le pinze erano incollate con la ciano sui fuselli e i perni erano già fragili appena fuori dalla scatola....morale? Nello smontaggio su 16 perni se ne sono salvati 2 e quindi oltre ad aver 14 perni mancanti sui fuselli, ci sono anche 14 perni spezzati nelle pinze. Ho deciso di ricostruire i perni mancanti: forato con una punta da 1.1 fino ad arrivare alla parte interno del fusello. Con l'unico fusello a cui sono rimasti i perni originali ho avuto la dima per la corretta lunghezza per ricostruirmi tutti i nuovi fissaggi con del fil di ferro da 1mm. Ho sagomato il fil di ferro, ciano e ho ricostruito il tutto. Ho poi forato con il trapano i vecchi perni mettendo sulla punta un segnale come fondocorsa per evitare di sfondare le pinze. Una volta sistemato il tutto ho piazzato su un disco e le pinze per controllare quote e altezze dei nuovi perni: posso dire di essere caduto in piedi e di avere il gruppo freno di nuovo funzionale. Già che avevo il trapano in mano ho poi aperto i fori stmapti chiusi dei mozzetti posteriori Una volta sistemato ciò ho poi iniziato il lavoro di stuccatura delle linee di giunzione de vari pezzi di cui i fuselli sono (antiesteticamente) composti.
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N.B. Tutte le foto di references sono tratti dai miei libri Haynes e MFH dedicati alla Mp4/4 Nel frattempo che lavoro sul cambio ho iniziato a studiare per dipanare i vari grovigli di tubi e cavi Sono riuscito a dare un senso a mandata e ritorno della benzina. Partono da dei raccordi in ergal sulla "schiena" della monoscocca e si collegano al regolatore di pressione benzina posizionato nella parte posteriore sottostante al collettore di aspirazione Ho iniziato a studiare una caratteristica di questa monoposto: i tubi di recupero e di sfiato dell'impianto di raffreddamento. Sui vi sono due tubi trasparenti (cerchiati in rosa) con liquido rosa (il refirigerante) che corrono lungo i side pods e spariscono dietro le piastre motore. Credo che questi tubi si colleghino al vaso di espansione sotto il collettore di aspirazione. Sul lato sinistro del collettore di aspirazione vi è presente un "fungo" dal quale parte un tubo trasparente (cerchiato in verde) Il fungo non è altri che il tappo di carico/rabbocco liquido e il tubo trasparente è lo sfiato del circuito di raffreddamento. Tale tubo di sfiato parte dal tappo, corre lungo tra collettore aspirazione e coperchio valvole sx, passo sotto il serbatoio di carico olio/recupero vapori olio), continua sopra il cambio e infine scende nella parte laterale finale del cambio (colelgato ad altri sfiati) In una rappresentazione molto basica credo che l'impianto sia composto come ho disposto i pezzi. Altro studio: il radiatore del cambio. Viene fornito senza termometri. A motegi non vi sono,ma sulla vettura in gara erano sempre presenti come sulle pinze.
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Torno sul monoscocca per iniziare il lavoro di tutti i futuri collegamenti. Il kit è bene fatto ma mancante di altri elementi. Ho verniciato in nero semi gloss il bocchettone di rifornimento; guardando anche le istruzioni di Hiro ci sono indicazioni di verniciare la corona esterna del bocchettone in light gun metal....in realtà non è verniciato, ma è la ghiera scolorita a causa del'utilizzo del bocchettone di rifornimento. Per simulare ciò ho usato il light gun metal dato a drybrush. Sempre in questa zona vi sono vari elementi mancanti che sono: - cablaggio elettrico con connettore (credo la corrente per la bomba benzina nel serbatoio) - Tubo di sfiato aria per evitare il sottovuoto nel momento del rifornimento (in una foto si vede il meccanico con il bombolone da 10 lt appoggiato sopra con questo sfiato collegato mentre fa rifornimento) - Mandata e ritorno benzina - Tubo di compensazione sul bocchettone che andrà poi a collegarsi sul binario dx del rail iniettori. Prima di procedere ho dovuto verificare se vi fosse spazio: con lo "sportello benzina" alcun problema...ho invece dovuto riposizionare la Ecu principale (che è anche stata cablata) Ho elimato i pioli dalla Ecu per spostarla piu' in basso di 3-4 mm, a quel punto ho avuto abbastanza spazio per praticare 4 fori per: - mandata benzina - ritorno benzina - plug per pompa benzina - sfiato rifornimento Per la spina ho lavorato nella seguente maniera: dado fustellato, forato per aggiunta spina e poi cablato. Per lo sfiato dei vapori: dado fustellato, fil di ferro da 1mm e tubicino bianco. Mandata e ritorno della benzina sono già in lavorazione.
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Dopo vari giorni che stavo ragionando sul sistema di alimentazione sono riuscito forse a dipanare tutta la matassa. Un elemento caratteristico e riconoscibile è un raccordo (colorato in un tratto anche in ergal arancio) che ha l'innesto sul rail iniettori dx. Da tale raccordo parte un tubo...dopo svariate ricerche e diverse inquadrature, ho socperto che il tubo finisce su un raccordo fissato a lato del bocchettone di rifornimento. Ora per non sapere ne leggere e ne scrivere (ciò non avendo ne tornio e ne fresa) con ausilio di dasi M 1,4, plasticard, fil di ferro e Hex nut Topstudio e qualche passata di colore sono riuscito (credo) a scimmiottare questo raccordo e il relativoraccordo alla sommità del bocchettone del carburante. Credo che sia un un ulteriore tubo di ritorno/recupero benzina legato alle pressioni del circuito. Per inserire il raccordo ho forato il rail con con una punta da 1 in modo da sfruttare l'anima del fil di ferro del raccordo stesso. Posizionato e non è malvagio, ma dovrò rifare la staffa del cablaggio elettrico in quanto sulla reale il raccordo è interno e la spina elettrica è esterna. Ho poi montato a secco i raccordi di mandata e ritorno della benzina, bocchettone carburante e ECU per vedere come siamo messi ad ingombri....e bene o male a quote pare tutto torni. Ultima (felice) scoperta: ho notato in controluce sulla parte post sx bassa del mono questo foro. E' il foro di passaggio del circuito frenante posteriore.....tra istruzione MFH, super detail set della Top Studio e foto, non riuscivo a capire dove fosse il passaggio. Tutti fanno arrivare i tubi dei freni dalle pinze fino al raccordo sulla parte alta del cambio. Da tale raccordo a T fanno partire e morire la linea principale sotto al cambio stesso.....ma di sapere il collegamento al cilindro maestro dal pedale dei freni manco l'ombra. Alla fine tra disegni tecnici sul libro di Haynes che fa vedere una nicchia lungo il serbatoio e successivamente questo foro, finalmente sono arrivato a scoprire tuto il passaggio completo del circuito dei freni post che ora potro collegare.
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Continuo con il motore e dettagli mancanti. Mi sono concentrato sui sensori di posizione delle farfalle. Sensori ben fatti ma mancanti delle spine elettriche. Ho iniziato a cercare tutte le varie spine e quelle che facevano per me (le TD 23003 e alcune Hobby Design) sono esaurite da ogni parte causa blocco per il Coronavirus. Me le sono riprodotte in maniera primordiale per andare avanti con i lavori.....appena saranno ordinabili le prenderò e poi le sostituirò. I sensori di posizione hanno due colori (blu e nero) per riconoscerne il lato. Tra filo da 0.7, plasticard, termorestringente e colore ho cercato di dare piu' dignità possibile a queste spine. Ho inoltre aggiunto le brugole in PE mancanti sui sensori. Altra modifica che mi attendeva e che sono riuscito a portare a termine: il raccordo della benzina sul rail iniettore dx(lo chiamerò arancione per farlo saltare meglio all'occhio) che corre dietro al staffa del cablaggio. Ho risagomato la staffa in modo da imitare anche io il corretto passaggio Altra evidente mancanza: le biellette di rinforzo che partono dai coperchi punterie e si fissano sulla parte anteriore del castelletto del cambio. Ho iniziato con la parte piu' semplice: mi sono riprodotto la staffa a U posizionata sugli alberi a cammes con un profilo quadrato di plasticard..... dovrò studiarmi come riprodurre la bielletta...ma prima devo aspettare di montare tutto il gruppo trasmissione e sospensione posteriore. Ho terminato poi il lavoro sulle Ecu principali collegando le 3 spine colorate (nero, grigiona e blu), e gli altri connettori alluminio e titanium gold. Una particolarità su di una ECU supplementare (che se tanto mi da tanto è quella dell'interfono e radio): per il GP del Giappone vi è la presenza di una lettera "A". Ho sacrificato una Martini e mi sono ricavato la lettera Ho (ri)lavorato le staffe che tengono in posizione il tubo flessibile che collega i convogliatori dei turbo alle wastegate: riprofilate, forate e aggiunto fil di ferro da 0,35. Sono poi arrivato ad un grosso tallone di achille di questa costruzione. La monoposto è ben solidale....ma Kyosho ha ben pensato di far sostenere il gruppo turbina e scarico esterno tramite un unico punto di contatto tra collettore aspirazione e la girante di scarico. All'inizio ciano....poi sono andato di bicomponente. Per poter allineare tutto è necessario montare l'estrattore per mettere in dima gli scarichi che vanno ad incastonarsi nelle cornici fissate all'estattore stesso. Montato a secco monoscocca, pod dei radiatori e convogliatori degli intercooler e pare tornare tutto. Mi sono poi concentrato sugli scarichi: la prima volta bellini ma erano troppo "rat style lucidato"... Ho iniziato a miscelare polveri tra titanium, light gun, gun metal....e guardando le reference hanno una tonalità piu' verosimile all'inox degli scarichi. Per l'interno nella zona uscita a fetta di salame: mano di vernice di burn iron, passata di wheatering bianco, passata di light gun e una leggera passata di burn blue .
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